È da un estratto della mia tesi finale di specializzazione e, più precisamente dal capitolo inerente “il mio valore aggiunto alla professione”, che vorrei partire per questa mia testimonianza. Infatti, in quattro anni di scuola, ho spesso sentito pronunciare la frase << il paziente arriva fin dove si è spinto il suo terapeuta>>. Questa provocazione mi ha condotto più volte nel domandarmi Io fin dove fossi capace di spingermi e quanto cammino di formazione, e non solo, avrei dovuto compiere. Il momento in cui mi sono “innamorato” di Psicoumanitas e delle persone che si muovevano al proprio interno, è stato proprio durante l’Open Day e in particolare durante la lezione di quel weekend. Per la prima volta, dopo diversi anni di studio, ho percepito (e forse compreso?) cosa fosse realmente la Psicologia, la Psicoterapia e l’incontro con l’Altro. Messi da parte tutti i nostri preconcetti teorici, abbiamo iniziato a parlare di Noi, delle emozioni e stati d’animo che la persona al nostro fianco ci suscitava e inaspettatamente o forse no, del CORPO, della nostra e altrui struttura corporea in relazione alla nostra MENTE ed EMOZIONI. Ammetto di essere stato non poco scettico su quest’argomento, soprattutto quando più volte i docenti e tutor ci invitavano a toglierci le scarpe, a mettere da parte le nostre difese e riprendere contatto con la nostra umanità e radici. Eppure, tutto ciò per me è stato di grande fascino, un nuovo modo di approcciarsi alla Psicologia e a Sé stessi.

Psicoumanitas, inoltre, mi ha donato il coraggio e anche gli strumenti per contenere le mie paure nell’intraprendere la libera professione. Docenti, tutor e colleghi, così come tutti i miei pazienti, mi hanno insegnato che non posso fermarmi proprio ora, ma che per aiutarli e accompagnarli nel loro viaggio verso la Vita, ho bisogno prima di tutto io di non sentirmi presuntuoso affermando di “poter bastare a me stesso”, ma che proprio come per ognuno di noi, c’è sempre bisogno dell’altro per continuare il proprio percorso esistenziale.  Per tali motivi, ritengo che Psicoumanitas e il valore aggiunto di questa scuola di Specializzazione, sia proprio quello di presentarsi come un’OPPORTUNITA’ che arriva all’improvviso e che richiede apertura e desiderio di continuare ad investire su se stessi, da un punto di vista formativo, professionale, ma soprattutto di vita.

Pietro Paolo Paturzo. Psicologo ad Approccio Umanistico e Bioenergetico. Laureato in Psicologia Clinica, Dinamica e di Comunità presso l’Università Federico II di Napoli.

Iscritto alla scuola di specializzazione in Psicoterapia ad approccio Umanistico e Analisi Bioenergetica “Psicoumanitas” di Roma. Iscritto all’Albo degli Psicologi della Campania (Sez. A) – matr. 7422. Svolgo libera professione sia a Roma che a Sorrento. Nel mio lavoro svolgo principalmente attività di:

  • Consulenza e supporto psicologico;
  • Psicoterapia;
  • Diagnosi;
  • Colloqui individuali, di coppia e famiglia.

L’approccio utilizzato mira all’armonizzazione e la realizzazione delle varie parti del Sé e quindi della personalità. Il professionista segue il paziente tenendo conto delle sue esigenze e di quello che “porta in terapia” nel Qui ed Ora. Tutte le tecniche e le modalità utilizzate durante la Psicoterapia Umanistica e Bioenergetica sono tutte finalizzate al raggiungimento dell’Autoconsapevolezza, della Libera Espressione  dell’Autorealizzazione della persona.

Mi occupo inoltre di formazione e dal 2017 lavoro come Tutor disciplinare, specializzato nella cattedra di Psicologia della Salute e del Benessere e Progettazione e Valutazione dell’Intervento presso l’Università Niccolò Cusano. Inoltre, ho la nomina a cultore della materia per la cattedra di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione.

In passato ho lavorato come:

  • Psicologo e Tutor dell’apprendimento per bambini e ragazzi con DSA ed ADHD della scuola primaria e secondaria di I grado;
  • Operatore domiciliare “Compagno Adulto”;
  • Operatore di comunità presso una Comunità residenziale e diurna di recupero da dipendenze e una Comunità alloggio per minori a rischio.

Il mio motto è “Lotterò, L’otterrò, Lo terrò”